Per prima cosa vorrei ringraziare la moglie di Antonio Zuliani che ci onora della sua presenza e rinnovarle a nome di tutti la nostra affettuosa vicinanza.
Ringraziamo anche il prof. Attilio Pagano che ha avuto l’idea di organizzare questa serata coinvolgendo noi della Sipem SoS Lombardia.
Ho conosciuto Antonio ad Assisi nel lontano 1997 e lì sono stata colpita da suoi interventi.
Successivamente ho avuto modo di seguire diversi suoi seminari (sia quelli organizzati da PxP che da Aints e da altri) o in eventi e convegni in cui era relatore. Sempre traendone punti di riflessione che mi aiutavano negli interventi con le vittime di catastrofi.
I suoi interessi spaziano dalle sue riflessioni sulla morte nelle case di riposo (2000) al problema delle comunicazioni delle bad news (2002). Per primo nel 2003 inizia a parlare di psicologia ambientale applicata ai disastri.
Dal 2005, Antonio edita P.d.e. che, con la generosità che gli era propria, diffonde a quanti gliene fanno richiesta.
Da allora, nella rivista, ha trattato varie tematiche inerenti alla psicologia dell’emergenza spaziando in vari ambiti.
Nel 2006 pubblica il manuale di Psicologia dell’Emergenza che in tutti questi anni è stato e continua ad essere, un momento essenziale ed esaustivo della psicologia dell’emergenza. All’interno della nostra associazione è un libro fondamentale per tutti noi.
A giugno 2023 mi invia un articolo, scritto per un centro di ricerche vicentino, relativo ai nuovi approcci della psicologia dell’emergenza alla luce di quanto accaduto in Emilia-Romagna “Prepararsi al mondo che verrà” in cui tra l’altro affronta ancora una volta il tema dell’emergenza e percezione del rischio
Numerosi sono i video che pubblica su YouTube su vari argomenti di attualità.
Si occupa della sicurezza nei grandi eventi spaziando dai giochi invernali di Torino ai grandi concerti.
Importante per lui è occuparsi della cultura aziendale e come i nuovi modi di lavorare la trasformino con un forte impatto.
Durante il Covid si occupa, tra l’altro, del lavorare a distanza (ufficio casalingo o mobile effetti e conseguenze dei diversi setting lavorativi): l’emergenza del Covid come opportunità per ripensare le abitazioni a misura delle persone.
I suoi interventi spaziano dalla sicurezza dei luoghi alla sicurezza delle persone. Dalla sicurezza del conducente durante il trasporto di merci all’analisi di incidenti e infortuni al ruolo dell’osservatore nelle esercitazioni aziendali. Tema che approfondisce in diversi articoli.
Parla anche degli abusi di potere e delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro.
Molti altri sarebbero gli argomenti da approfondire ma questo vuole essere uno spunto per stimolare tutti voi ad un approfondimento delle sue opere.
Un ultimo stimolo, utilissimo, può essere la lettura del libro “Azioni e Reazioni nell’emergenza”.
Fino ad ora abbiamo parlato di Zuliani, credo però sia giunto il momento di illustrare a tutti voi cosa sia la psicologia dell’emergenza.
La psicologia dell’emergenza nasce in campo militare e solo da un paio di decenni (dopo i soccorsi dell’ex Iugoslavia e l’attentato Oklahoma City) ha visto l’interesse di studiosi civili. Per Zuliani “La psicologia dell’emergenza non si caratterizza tanto come disciplina autonoma quanto come capacità di declinare in un contesto imprevedibile le differenti conoscenze teoriche e le varie pratiche operative della psicologia”.
Il Cnop (Consiglio Nazionale dell’ordine degli psicologi) parla della psicologia dell’emergenza in paragrafi ad essa dedicati. Essere psicologi dell’emergenza significa intervenire con scienza e coscienza nei contesti emergenziali a favore delle persone direttamente coinvolte degli eventi critici, dei loro famigliari ed amici e delle persone che sono state esposte allo stesso evento, dei soccorritori e delle comunità ove gli eventi critici si sono verificati.
Si occupa anche di previsione e prevenzione dei rischi, di programmazione e gestione dei soccorsi e di formazione psico-sociale dei soccorritori.
La psicologia dell’emergenza è una disciplina operativa che si occupa dell’intervento psicologico in situazioni di crisi, disastri ed emergenze. L’obiettivo principale di questa branca della psicologia è quello di comprendere e alleviare gli effetti psicologici negativi che le persone possono sperimentare in seguito a eventi traumatici o catastrofici, come terremoti, alluvioni, incidenti gravi, attentati terroristici, guerre, incidenti sul lavoro.
“Nell’ambito della psicologia dell’emergenza la prevenzione non ha solo la finalità di ridurre l’insorgenza di psico patologie ma soprattutto quella di tendere a modificare il punto di vista del soggetto rispetto al trauma. In molti casi gli interventi formativi di psicologia dell’emergenza devono avere come fine il depatologizzare tutta la serie di reazioni psicofisiche al trauma che entro certi limiti è fisiologica”.
Le azioni preventive di tipo psicologico sono azioni di prevenzione primaria, tendendo ad abbattere i fattori che presumibilmente condurrebbero all’insorgenza di disturbi psichici.
Esse comprendono: consulenze presso le organizzazioni preposte alla gestione della crisi, sulle possibili reazioni della popolazione agli eventi catastrofici come diniego collettivo o il panico di massa; consulenze per le strategie della comunicazione del rischio e del pericolo imminente; formazione permanente del personale di soccorso, con un istruzione di base, che dia informazioni sulle normali reazioni al trauma, sulle più frequente mentali post traumatiche e sulle tecniche di primo intervento come di defusing e il debrifing, e attraverso esercitazioni pratiche con simulazioni di intervento di soccorso, esercitazione periodiche per le popolazioni di aree critiche.
Sipem SoS Lombardia ODV è un’associazione di volontariato di psicologia dell’emergenza rispondente alle esigenze organizzative, partecipative, formative delle emergenze urgenze e maxi emergenze, iscritta nell’elenco regionale dei soggetti di rilevanza della Protezione Civile lombardo e può essere attivata nella colonna mobile regionale.
Sipem Sos Lombardia ODV si è costituita a Milano 2008.
Assieme ad altre associazioni regionali è federata con Sipem SoS Federazione che è accreditata al Dipartimento della Protezione civile e può essere attivata nella colonna mobile Nazionale.
In questi anni siamo cresciuti ponendoci come “Casa Comune” di colleghi impegnati in svariati contesti di emergenze che mettono le loro professionalità a disposizione delle persone colpite da eventi catastrofici.
L’Associazione persegue i seguenti obiettivi.
- Intervento di supporto psicosociale in situazioni di maxi emergenze alle vittime, alla comunità colpita ed ai soccorritori.
- Studio e ricerca di modelli e tecniche di interventi psico sociali in situazioni di maxi emergenza.
- Formazione ed aggiornamento degli operatori impegnati in situazioni di maxi emergenza.
- Informazione e sensibilizzazione delle istituzioni, degli operatori di soccorso e della popolazione rispetto alle tematiche della psicologia dell’emergenza.
I soci volontari sono organizzati in squadre multidisciplinari (NOPE) formate per operare in situazioni di maxi emergenza con interventi specifici di supporto psicosociali.
Abbiamo partecipato e partecipiamo ad esercitazioni di Protezione civile e difesa civile.
Supporto psicologico.
- Supporto ai familiari delle vittime in incidenti stradali ed accompagnamento presso obitori e/o durante i funerali.
- Supporto ai familiari delle vittime di sciagure aeree, navali e ferroviarie.
- Supporto a vittime e familiari di eventi naturali limitati territorialmente (piccole frane, fughe di gas, crolli di palazzine) o di vaste proporzioni (maxi emergenze, calamità naturali).
- Supporto a vittime di atti criminosi (rapine, violenze o rapimenti).
Formazione e prevenzione.
- Corsi di formazione per amministratori, dirigenti dei gruppi comunali di Protezione civile, personale dello stato ed enti locali operanti nel settore della protezione civile.
- Interventi di prevenzione dello “stress” del soccorritore, rivolta al personale medico e paramedico del 118, ai vigili del fuoco, alla protezione Civile, ai Carabinieri, alla Polizia, intervenuti in situazione di emergenze.
- Interventi di prevenzione, educazione e formazione per la popolazione, dedicati alla diffusione di una buona cultura delle prassi e dei comportamenti da adottare in situazioni di emergenza.
- Organizzazione e partecipazione a convegni e congressi.
Il supporto psicosociale in emergenza.
Oggi si va sempre più affermando una concezione psicosociale delle conseguenze di un evento catastrofico: ad essere colpiti non sono solo eventi materiali ma anche l’equilibrio ed il benessere psicologico delle vittime della comunità.
Di seguito riportiamo alcuni principi “chiave” che sostengono la necessità di offrire un supporto psico sociale alle vittime di maxi emergenze e guidano l’offerta dei ns. servizi.
- Tutte le persone coinvolte sono colpite dal punto di vista emotivo.
- Le risposte ad un evento catastrofico sono, nella maggior parte dei casi, reazioni normali ad una situazione anormale.
- Le persone colpite possiedono già, nella maggior parte dei casi, le risorse per il recupero; queste risorse devono essere valorizzate e supportate.
- La comunità colpita deve essere sia destinataria di servizi di supporto che protagonista dell’offerta dei servizi.
- Tra le vittime ci sono soggetti a rischio cui vanno destinati servizi specifici. I servizi di supporto devono essere culturalmente sostenibili.
Per collaborare o aderire a Sipem SoS Lombardia ODV rivolgersi a: sipemsoslombardia@gmail.com
Roberta Brivio, presidente della sede lombarda SIPEM SOS, Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza